Gli ultimi  studi di mercato hanno previsto un calo del Pil italiano di circa 2 punti percentuali, notizia assolutamente negativa per il nuovo giro di stress test che le banche italiane dovranno affrontare nei prossimi giorni. Sì perchè queste ultime, un pò come tutto il mondo, non si aspettavano certo una crisi come quella che stiamo vivendo in questo ultimo mese.

L’effetto Corona virus rischia di compromettere quanto di buono è stato fatto in questi anni e di cestinare i dati positivi ottenuti dagli ultimi stress test effettuati e da ogni media si percepisce un’aria negativa, troppe volte anche esagerata.

Ma non tutti sono così pessimisti, infatti «per quanto l’esercizio sia duro, il sistema dovrebbe rispondere positivamente al test», spiega Luigi De Sanctis, partner di Oliver Wyman. Il motivo sta nel lavoro fatto fino ad oggi. Le banche si presentano ben più solide di due anni fa, quando è stata effettuata l’altra tornata di test. «In questi anni hanno preceduto a fare una profonda pulizia nel bilancio degli Npl e hanno ridotto i costi – aggiunge De Sanctis –, inoltre hanno lavorato molto sulla diversificazione del portafoglio titoli».

I redattori di www.creditvillage.news hanno affrontato ampiamente la questione nel loro articolo che potete trovare qui: https://www.creditvillage.news/2020/03/06/banche-partono-i-nuovi-stress-test-lo-scenario-avverso-e-divenuto-realta/