Spesso si tende a descrivere con sensazionalismo le attitudini peculiari che caratterizzano le diverse generazioni. In realtà, sappiamo bene che i comportamenti, le propensioni, i valori  si concatenano tra loro e si influenzano a vicenda. Come nel caso di Floriana Ferro, fondatrice e amministratore unico di Inagec e il figlio Daniel Mancari, oggi accanto a lei nella società. La storia di Inagec tratteggia 40 anni di impegno nel credit management a più livelli, puntando sempre sulla mas- sima personalizzazione dei servizi.

Quali le tappe più significative di questo costante impegno signora Ferro?

«Siamo sul mercato da 40 anni. Nati nel 1986, dopo una breve esperienza nel settore del recupero crediti ho senti- to naturale la necessità di dar vita ad un’azienda tutta mia. Ho cominciato così, insieme ad un team capace e attento, con la gestione dei crediti commerciali. Questa attività ci ha consentito di specializzarci da subito nella “phone collection”: una felice intuizione che ci ha permesso di differenziarci rispetto alle altre aziende presenti sul mercato che si occupavano perlopiù di “home collection”. Pian piano ci siamo fatti conoscere sul nostro territorio di origine e siamo nel tempo, diventati sempre più grandi e performanti. Oggi siamo operativi su tutto il territorio nazionale ed abbiamo una forte fidelizzazione della clientela. Con soddisfazione ribadisco sempre che siamo una micro impresa che attualmente conta oltre 600 clienti attivi, alcuni dei quali sono con noi da quando siamo nati. Una caratteristica intrinseca dell’azienda è proprio la possibilità di adattare i nostri servizi alle richieste del cliente con un elevato grado di personalizzazione che ci differenzia dai gruppi più grossi che sicuramente hanno fatturati più impor- tanti ma utilizzano para- metri più standardizzati dei nostri. Il cliente è la nostra risorsa e crediamo che debba essere l’azienda ad adattarsi a lui e non il contrario».

 

È una filosofia che vi ha assi- curato lungimiranza sul mercato, supportata anche da servizi sempre particolarmente qualificati. Quali in partico- lare?

«La nostra specializzazione è legata ad una mia intuizione, che ha in un certo senso anticipato i tempi ed ha richiesto anche una nuova visione legata alla necessità di cambiare l’approccio del settore del recupero crediti. Oggi vantiamo una struttura con elevate performance nella gestione in outsourcing del credito aziendale, e contiamo su una rete di collaboratori qualificati specializzati per range di insolvenza e per la gestione stragiudiziale in phone collection. Abbiamo processi consolidati in de- cenni di esperienza e sistemi informativi tecnologicamente avanzati. I nostri servizi di punta, che caratterizzano il core business dell’azienda, sono essenzialmente il recupero crediti commercia- le/bancario/finanziario, le in- formazioni commerciali pre e post fido e la cessione del credito pro-soluto per monetizzazione e per pulizia fiscale. Per chiudere il cerchio di tutta la filiera, inoltre, offriamo ai nostri clienti anche una tutela legale. La massima personalizzazione del servi- zio del recupero crediti “classico” è per noi motivo di professionalità. Ci presentiamo al cliente del nostro cliente, come se fossimo un dipendente dell’azienda che lavora in remoto, per ricordare la scadenza prossima della fat- tura. Attraverso questa procedura, che ci rende una vera e propria appendice del nostro cliente, siamo in grado con il nostro apporto, di rendere variabili costi fissi legati al personale. Grazie a questo servizio, inoltre, abbiamo già il dato completo sul debitore e non dobbiamo subire, né far subire ritardi dovuti alle difficoltà di trasmissione delle informazioni».

 

Daniel, come vede il futuro di Inagec nei prossimi anni?

«Le idee sono tante… Ciò di cui sono convinto però è che nel momento in cui sostituirò mia madre alla guida del- l’azienda, quella data sarà per me il punto di partenza per iniziare un nuovo percorso con l’ambizione di crescere ed evolverci. Nonostante io conosca Inagec da quando sono nato, perché ha fatto completamente parte della mia vita, ho voluto seguire la mia strada conseguendo un titolo di studio in relazioni pubbliche e comunicazione d’impresa. Successivamente ho voluto fare un’esperienza sul campo interna all’azienda e per oltre tre anni ho ricoperto il ruolo di business development manager avendo la possibilità di imparare tantissimo da colleghi altamente qualificati. Con la mia guida ho intenzione di dare un’impronta diversa alla  società, cercando di coniugare innovazione e tradizione, restando legati al territorio in continuità con i risultati raggiunti in questi anni, ma con un modello strutturale completamente nuovo. Vorrei che, a piccoli passi, l’azienda si aprisse a nuove prospetti- ve e nuove sfide, rafforzando da una parta i servizi offerti, ma nel contempo puntando sull’evoluzione tecnologica che deve rappresentare per noi di Inagec un’occasione di maggiore apertura verso il mercato».

 

Come concretamente?

«Abbiamo già messo in campo diversi investimenti in innovazione e nuove tecnologie e questo sarà il ponte per proiettarci nel futuro, forti della nostra esperienza quarantennale in questo settore. L’altro pilastro su cui costruire l’azienda di domani è il capitale umano. Il nostro è un lavoro molto particolare che ha bisogno di persone con skills altamente specializzate e pronte a gestire le più differenti situazioni. Da questo  punto di vista posso reputar mi più che fortunato perché   in Inagec sono circondato da  personale già formato che sarà al mio fianco in questo  percorso di rilancio. di rinnovamento. Apriremo le nostre  porte anche ai giovani che saranno per l’azienda porta tori di novità e innovazione».

 

Ha immaginato anche qualche nuovo servizio?

«Non posso certo dimenticare che il nostro core business rimane la gestione per conto terzi dove intendiamo, come abbiamo sempre fatto, soddisfare al 110% il nostro cliente in termini di performance e qualità del servizio. Negli ulti mi anni poi, abbiamo incrementato notevolmente le attività di informazioni commerciali e di acquisto di portafogli; ed è proprio su questi due  mercati che vogliamo concentrarci continuando ad investire per ritagliarci una buona posizione in un contesto in forte espansione.

Per  quanto riguarda le informazioni commerciali abbiamo da poco lanciato un portale di proprietà che permette al nostro cliente di richiedere, in  modo semplice ed intuitivo, un’analisi sulla solvibilità di un soggetto terzo. L’altro mercato su cui puntiamo e stiamo lavorando è quello dell’acquisto di crediti. È da anni che trattiamo questo genere   di affari, che fino ad oggi per noi riguardavano principalmente il settore dei crediti commerciali, dove facciamo ormai da qualche tempo svariate “due diligence” all’anno».

 

Un percorso delineato con chiari gli obiettivi…

«La nostra mission per il futuro è incrementare gli  investimenti su un mercato che sta avendo e avrà un’espansione molto importante nei prossimi anni e cioè i cosiddetti Npl, dove anche  noi vogliamo prenderci una fetta di mercato. Stiamo affinando a tal proposito un  progetto che prevede proprio di intercettare interlocutori e investitori non professionali da legare ad acquisizione di pacchetti di Npl, visti gli altissimi rendimenti che si restituiscono. Operazioni simili che stiamo portando avanti altresì con fondi d’investimento»

 

 

Fonte: IDEA

Articolo di Edoardo Curtis